Per dieci giorni sono rimasto chiuso in casa a lavorare giorno e notte, per 16 ore al giorno, alla scrittura di un trittico teatrale commissionatomi dalla Cooperativa culturale Capuanova e dall'Associazione Uthopia - intitolato
Tra forti e pianoforti - che andrà in scena salvo disastri (ancora non si sanno gli attori!) la
mattina di domenica 3 dicembre 2006 per "La Città della Domenica" (sponsor il quotidiano "La Repubblica"), a
Capua, in tre diversi luoghi:
(1) un palco sistemato nei pressi di
Porta Napoli, che dà sui fossati e le fortificazioni cinquecentesche;
(2) una sala nel
Castello di Carlo V, castello grandioso che di solito è proibito visitare, essendo territorio militare, ma che per l'occasione sarà aperto al pubblico;
(3) una sala del
Museo Campano, dove lo stesso giorno si terranno dei concerti - mattina e pomeriggio - dedicati a Giuseppe Martucci.
Tutti e tre i quadri sono ambientati in epoche passate e illustrano, non barbosamente ma con fantasia allucinata e allucinante (sempre però nel rispetto della verità storica,
a parte i coccodrilli nell'acquario dell'arcivescovo), alcuni episodi di storia capuana o delle vite di personaggi storici capuani, con scenari monumentali che è una meraviglia. Tutto gratis, per voi! Questi i tre magnifici e magniloquenti quadri:
1.
Conferenza di Capitan Matamoros
sulle fortificazioni ecc.
complicata da molte baroccaggini
Capua, Porta Napoli,
un giorno di fine luglio o inizio agosto del 1603
2.
L’architetto Ambrogio Attendolo
mostra al figlio il Castello di Carlo V
e la visita dell’imperatore
Capua, Castello di Carlo V, un giorno del 1552.
Qui s’immagina poi Palazzo d’Azzia,
sera del 23 marzo 1536
3.
Giuseppe Martucci partecipa agli amici
la sua nomina a direttore
del Liceo musicale di Bologna
Napoli, casa di Benedetto e Teresa Maglione,
una sera di giugno del 1886Edited by Hamlet da Hamelin - 8/12/2006, 14:42