QUESTO FORUM È IN DISUSO! IN USO È, INVECE, IL BLOG palasciania.blogspot.com DOVE VI ASPETTIAMO LIETAMENTE ONDE ALLIETARE LA VOSTRA MENTE. :)

Posts written by Hamlet da Hamelin

view post Posted: 1/10/2008, 22:10 I come Inceneritori, Inferno, Italia - (14) Ingegneria e prodotti industriali
Decisa la costruzione del QUINTO termovalorizzatore, per giunta finalizzato all'arsione delle ecoballe inardibili. Vomito.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...=HOME_INITALIA#
view post Posted: 19/9/2008, 17:28 I boschi ombrosi e l’arte dell'oblio - Marco Palasciano e l'Accademia Palasciania
L'orario sarà le 17.00
e il luogo preciso sarà Sala Mezzogiorno.

Si entra GRATIS alla Mostra e tutto, eh!
Olà! :woot: Non mancate!
view post Posted: 16/9/2008, 17:48 I boschi ombrosi e l’arte dell'oblio - Marco Palasciano e l'Accademia Palasciania
:woot: Evento da non perdere!
nel pomeriggio di domenica 21 settembre
(per l'orario vi faremo saper meglio; forse le 17.00),
Marco Palasciano e altri poeti
terranno banco presso lo stand Treves,

alla Mostra d'Oltremare.

Palasciano reciterà
il suo poemetto in prosa (quasi articolo)
su Chiaiano e l'emergenza rifiuti,

I boschi ombrosi e l’arte dell’oblio.
view post Posted: 12/9/2008, 23:55 SANTA MARIA LA FOSSA - (II) Liburia
«Cosentino mi disse che si era adeguato alle scelte fatte "a monte" dai casalesi che avevano deciso di realizzare il termovalorizzatore a Santa Maria La Fossa».

Dall'ormai famoso articolo de «L'Espresso»: #entry147199699
view post Posted: 12/9/2008, 23:32 RIFIUTI: LA SITUAZIONE IN CAMPANIA - (III) Campania
La Guardia di finanza di Napoli ha perquisito oggi le abitazioni e il luogo di lavoro dei giornalisti dell'Espresso Gianluca De Feo ed Emiliano Fittipaldi, autori dell'articolo di cui sopra. Dichiarazione di Giovanna Melandri, ministro della Comunicazione del governo ombra del PD:


Le 7 ore di perquisizione alla redazione dell’Espresso e alle abitazioni dei due giornalisti autori di un’inchiesta sul traffico dei rifiuti a Napoli, non possono passare in alcun modo sotto silenzio. La libertà di stampa è un bene prezioso ed inviolabile in ogni sistema democratico. Il diritto di cronaca va tutelato ad ogni costo, soprattutto, in casi come questo, dove una puntuale e documentata inchiesta contribuisce ad informare l’opinione pubblica su di una vicenda così oscura come quella legata al traffico dei rifiuti in Campania. Per quanto accaduto, esprimo la mia solidarietà ai due giornalisti ed alla redazione dell’Espresso.


Editoriale del Gruppo Cronisti Veneti:


Come starete leggendo sulle agenzie le case e le scrivanie di due colleghi dell'Espresso, Gianluca De Feo ed Emiliano Fittipaldi, vengono perquisite in queste ore da ben 20 finanzieri.
Lasciamo stare il fatto che 20 finanzieri tutti insieme ormai li trovi solo alle parate e nelle case dei giornalisti.
Il problema è che i pezzi scritti dai due colleghi sono quelli che ci avrebbero fatto scrivere il giorno dell'esame: notizie, pienamente verificate e ben scritte..
Nè più, nè meno.
Lasciamo stare anche la nostra piena, doverosa e convinta solidarietà a dei colleghi che hanno fatto quello che una democrazia chiede alla stampa: raccontare al cittadino comune quello che avviene nei palazzi dei potenti.
Quello che vorremmo far notare è che se lo Stato limita questo diritto dei cittadini elettori a essere informati e potersi fare un'opinione, allora viene meno uno dei fondamenti di una democrazia: poter esprimere un voto autentico, formatosi sulla base del diritto all'informazione che è alla base di tutte le democrazie.
In pratica, colpendo i cronisti che scrivono notizie vere si colpiscono gli elettori.
E come se non bastasse queste sanzioni verranno presto ancora di più inasprite.
Per questo invitiamo tutti i colleghi a tenere alta la guardia nei primi luoghi dove l'informazione deve restare libera da censure e intimidazioni, cioè nelle redazioni.
E altresì invitiamo le nostre organizzazioni di rappresentanza a reagire in maniera proporzionale ai duri attacchi che vengono portati al diritto dei cittadini ad essere informati.


Da «La Repubblica» del 12 settembre 2008:


Inchiesta sui veleni a Napoli
perquisiti l'Espresso e due reporter


ROMA - Perquisiti dalla Guardia di Finanza la redazione de L'espresso e le abitazioni dei giornalisti Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi. Le fiamme gialle si sono presentate in redazione questa mattina per controllare e sequestrare documenti e computer dei giornalisti. La perquisizione è stata ordinata dopo la pubblicazione dell'inchiesta di copertina del settimanale in edicola da oggi e anticipata largamente ieri sul sito, "Così ho avvelenato Napoli".

Nell'inchiesta sono riportate le confessioni dell'imprenditore Gaetano Vassallo, sullo smaltimento dei rifiuti tossici in Campania per conto della Camorra. Nelle sue confessioni Vassallo chiama in causa politici e funzionari: in particolare il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, oltre a una nutrita schiera di sindaci e manager degli enti locali campani.

Immediati i messaggi di solidarietà alla redazione de L'espresso e a Di Feo e Fittipaldi. A cominciare da quello della direzione di Repubblica: "Ezio Mauro e la Direzione di Repubblica sono solidali con gli amici dell'Espresso che con il loro lavoro difendono il diritto di cronaca, fondamento di una opinione pubblica libera e consapevole".

''Siamo preoccupati - afferma Paolo Butturini, segretario di Stampa Romana - per il clima di ostilità che si va diffondendo nel Paese verso la libera informazione. I giornalisti esercitano soltanto il loro diritto-dovere di indagare e raccontare ai cittadini quel che accade in Italia. In una democrazia è necessario che l'informazione sia tutelata e possa svolgere liberamente il proprio compito. Nel caso dei colleghi de L'espresso, poi, siamo di fronte a giornalisti che, a rischio della propria incolumità, indagano sul perverso intreccio fra politica, imprenditoria e poteri criminali nell'oscura vicenda dello smaltimento dei rifiuti tossici".

La redazione de L'espresso, attraverso una nota del comitato di redazione, esprime grande preoccupazione per l'intervento della Guardia di Finanza: "Ancora una volta l'esercizio del diritto di cronaca è oggetto di atti intimidatori che respingiamo fermamente. Gravi e offensivi per il lavoro dei nostri giornalisti appaiono per di più i modi con cui le perquisizioni si stanno svolgendo (ben diciotto agenti impegnati). Non possiamo fare a meno di notare - conclude la nota del cdr - che un simile spiegamento di forze avviene in seguito ai riferimenti contenuti nell'inchiesta sul presunto ruolo nello scandalo dei rifiuti di un sottosegretario del Governo".

Sulla stessa linea il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi che definisce "davvero inaccettabile l'irruzione della guardia di Finanza nella redazione romana de L'espresso e in casa di due colleghi". "Comprendiamo - aggiunge - che l'attività della magistratura sia in una fase delicata ma non possiamo accettare che l'attività giornalistica di inchiesta venga trattata come fosse illegale e sotto tutela. Ci pare che fin troppo chiaro il tentativo di affievolire la capacità di ricerca della verità da parte dei giornalisti. Sono ormai, infatti, troppi in questi mesi gli interventi sui colleghi e sulle redazioni".

Edited by Hamlet da Hamelin - 13/9/2008, 00:58
view post Posted: 11/9/2008, 20:03 RIFIUTI: LA SITUAZIONE IN CAMPANIA - (III) Campania
Da «L’Espresso», 11 settembre 2008:


COSI' HO AVVELENATO NAPOLI

Le confessioni di Gaetano Vassallo,
il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania
pagando politici e funzionari



"Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito"... Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell'emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

Gaetano Vassallo è stato l'inventore del traffico: l'imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell'impero di Gomorra.

I primi clienti li ha raccolti in Toscana, in quelle aziende fiorentine dove la massoneria di Licio Gelli continua ad avere un peso. I controlli non sono mai stati un problema: dichiara di avere avuto a libro paga i responsabili. Anche con la politica ha curato rapporti e investimenti, prendendo la tessera di Forza Italia e puntando sul partito di Berlusconi.

La rete di protezione
Quando Vassallo si presenta ai magistrati dell'Antimafia di Napoli è il primo aprile. Mancano due settimane alle elezioni, tante cose dovevano ancora accadere. Due mesi esatti dopo, Michele Orsi, uno dei protagonisti delle sue rivelazioni è stato assassinato da un commando di killer casalesi. E 42 giorni dopo Nicola Cosentino, il più importante parlamentare da lui chiamato in causa, è diventato sottosegretario del governo Berlusconi.

Vassallo non si è preoccupato. Ha continuato a riempire decine di verbali di accuse, che vengono vagliati da un pool di pm della direzione distrettuale antimafia napoletana e da squadre specializzate delle forze dell'ordine: poliziotti, finanzieri, carabinieri e Dia. Finora i riscontri alle sue testimonianze sono stati numerosi: per gli inquirenti è altamente attendibile.

Anche perché ha conservato pacchi di documenti per dare forza alle sue parole. Che aprono un abisso sulla devastazione dei suoli campani e poi, attraverso i roghi e la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari, sulla minaccia alla salute di tutti i cittadini. Come è stato possibile?

"Nel corso degli anni, quanto meno fino al 2002, ho proseguito nella sfruttamento della ex discarica di Giugliano, insieme ai miei fratelli, corrompendo l'architetto Bovier del Commissariato di governo e l'ingegner Avallone dell'Arpac (l'agenzia regionale dell'ambiente). Il primo è stato remunerato continuativamente perché consentiva, falsificando i certificati o i verbali di accertamento, di far apparire conforme al materiale di bonifica i rifiuti che venivano smaltiti illecitamente. Ha ricevuto in tutto somme prossime ai 70 milioni di lire. L'ingegner Avallone era praticamente 'stipendiato' con tre milioni di lire al mese, essendo lo stesso incaricato anche di predisporre il progetto di bonifica della nostra discarica, progetto che ci consentiva la copertura formale per poter smaltire illecitamente i rifiuti".

Il gran pentito dei veleni parla anche di uomini delle forze dell'ordine 'a disposizione' e di decine di sindaci prezzolati. Ci sono persino funzionari della provincia di Caserta che firmano licenze per siti che sono fuori dai loro territori. Una lista sterminata di tangenti, versate attraverso i canali più diversi: si parte dalle fidejussioni affidate negli anni Ottanta alla moglie di Rosario Gava, fratello del patriarca dc, fino alla partecipazione occulta dell'ultima leva politica alle società dell'immondizia.

L'età dell'oro
Vassallo sa tutto. Perché per venti anni è stato il ministro dei rifiuti di Francesco Bidognetti, l'uomo che assieme a Francesco 'Sandokan' Schiavone domina il clan dei casalesi. All'inizio i veleni finivano in una discarica autorizzata, quella di Giugliano, legalmente gestita. Le scorie arrivavano soprattutto dalle concerie della Toscana, sui camion della ditta di Elio e Generoso Roma. C'era poi un giro campano con tutti i rifiuti speciali provenienti dalla rottamazione di veicoli: fiumi di olii nocivi.

I protagonisti sono colletti bianchi, che fanno da prestanome per i padrini latitanti, li nascondono nelle loro ville e trasmettono gli ordini dal carcere dei boss detenuti. In pratica, accusa tutte le aziende campane che hanno operato nel settore, citando minuziosamente coperture e referenti. C'è l'avvocato Cipriano Chianese. C'è Gaetano Cerci "che peraltro è in contatto con Licio Gelli e con il suo vice così come mi ha riferito dieci giorni fa".

Il racconto è agghiacciante. Sembra che la zona tra Napoli e Caserta venga colpita dalla nuova febbre dell'oro. Tutti corrono a sversare liquidi tossici, improvvisandosi riciclatori. "Verso la fine degli Ottanta ogni clan si era organizzato autonomamente per interrare i carichi in discariche abusive. Finora è stato scoperto solo uno dei gruppi, ma vi erano sistemi paralleli gestiti anche da altre famiglie".

Ci sono trafficanti fai-dai-te che buttano liquidi fetidi nei campi coltivati in pieno giorno. Contadini che offrono i loro frutteti alle autobotti della morte. E se qualcuno protesta, intervengono i camorristi con la mitraglietta in pugno.

La banalità del male
Chi, come Vassallo, possiede una discarica lecita, la sfrutta all'infinito. Il sistema è terribilmente banale: nei permessi non viene indicata l'esatta posizione dell'invaso, né il suo perimetro. Così le voragini vengono triplicate. "Tutte le discariche campane con tale espediente hanno continuato a smaltire in modo abusivo, sfruttando autorizzazioni meramente cartolari. Ovviamente, nel creare nuovi invasi mi sono disinteressato di attrezzare quegli spazi in modo da impermeabilizzare i terreni; non fu realizzato nessun sistema di controllo del percolato e nessuna vasca di raccolta, sicché mai si è provveduto a controllare quella discarica ed a sanarla". In uno di questi 'buchi' semilegali Vassallo fa seppellire un milione di metri cubi di detriti pericolosi.

L'aspetto più assurdo è che durante le emergenze che si sono accavallate, tutte queste discariche - quelle lecite e i satelliti abusivi - vengono espropriate dal Commissariato di governo per fare spazio all'immondizia di Napoli città. All'imprenditore della camorra Vassallo, pluri-inquisito, lo Stato concede ricchi risarcimenti: quasi due milioni e mezzo di euro. E altra monnezza seppellisce così il sarcofago dei veleni, creando un danno ancora più grave.

"I rifiuti del Commissariato furono collocati in sopra-elevazione; la zone è stata poi 'sistemata', anche se sono rimasti sotterrati rifiuti speciali (includendo anche i tossici), senza che fosse stata realizzata alcuna impermeabilizzazione. Non è mai stato fatto uno studio serio in ordine alla qualità dell'acqua della falda. E quella zona è ad alta vocazione agricola".

L'import di scorie pericolose fruttava al clan 10 lire al chilo. "In quel periodo solo da me guadagnarono due miliardi". Il calcolo è semplice: furono nascoste 200 mila tonnellate di sostanze tossiche. Questo soltanto per l'asse Vassallo-casalesi, senza contare gli altri i boss napoletani che si erano lanciati nell'affare, a partire dai Mallardo.

"Una volta colmate le discariche, i rifiuti venivano interrati ovunque. In questi casi gli imprenditori venivano sostanzialmente by-passati, ma talora ci veniva richiesto di concedere l'uso dei nostri timbri, in modo da 'coprire' e giustificare lo smaltimento dei produttori di rifiuti, del Nord Italia... Ricordo i rifiuti dell'Acna di Cengio, che furono smaltiti nella mia discarica per 6.000 quintali. Ma carichi ben superiori dall'Acna furono gestiti dall'avvocato Chianese: trattava 70 o 80 autotreni al giorno. La fila di autotreni era tale che formava una fila di circa un chilometro e mezzo".

Un'altra misteriosa ondata di piena arriva tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002: "Si trattava di un composto umido derivante dalla lavorazione dei rifiuti solidi urbani triturati, contenente molta plastica e vetro". Decine di camion provenienti da un impianto pubblico: a Vassallo dicono che partono da Milano e vanno fatti scomparire in fretta.

Il patto con la politica

Uno dei capitoli più importanti riguarda la società mista che curava la nettezza urbana a Mondragone e in altri centri del casertano. È lì che parla dei fratelli Michele e Sergio Orsi, imprenditori con forti agganci nei palazzi del potere: il primo è stato ammazzato a giugno. I due, arrestati nel 2006, si erano difesi descrivendo le pressioni di boss e di politici.

Ma Vassallo va molto oltre: "Confesso che ho agito per conto della famiglia Bidognetti quale loro referente nel controllo della società Eco4 gestita dai fratelli Orsi. Ai fratelli Orsi era stata fissata una tangente mensile di 50 mila euro... Posso dire che la società Eco4 era controllata dall'onorevole Nicola Cosentino e anche l'onorevole Mario Landoldi (An) vi aveva svariati interessi. Presenziai personalmente alla consegna di 50 mila euro in contanti da parte di Sergio Orsi a Cosentino, incontro avvenuto a casa di quest'ultimo a Casal di Principe. Ricordo che Cosentino ebbe a ricevere la somma in una busta gialla e Sergio mi informò del suo contenuto".

Rapporti antichi, quelli con il politico che la scorsa settimana ha accompagnato Berlusconi nell'ultimo bagno di folla napoletano: "La mia conoscenza con Cosentino risale agli anni '80, quando lo stesso era appena uscito dal Psdi e si era candidato alla provincia. Ricordo che in quella occasione fui contattato da Bernardo Cirillo, il quale mi disse che dovevamo organizzare un incontro elettorale per il Cosentino che era uno dei 'nostri' candidati ossia un candidato del clan Bidognetti. In particolare il Cirillo specificò che era stato proprio 'lo zio' a far arrivare questo messaggio".

Lo 'zio', spiega, è Francesco Bidognetti: condannato all'ergastolo in appello nel processo Spartacus e, su ordine del ministro Alfano, sottoposto allo stesso regime carcerario di Totò Riina e Bernardo Provenzano. L'elezione alla provincia di Caserta è stata invece il secondo gradino della carriera di Cosentino, l'avvocato di Casal di Principe oggi leader campano della Pdl e sottosegretario all'Economia. "Faccio presente che sono tesserato 'Forza Italia' e grazie a me sono state tesserate numerose persone presso la sezione di Cesa. Mi è capitato in due occasioni di sponsorizzare la campagna elettorale di Cosentino offrendogli cene presso il ristorante di mio fratello, cene costose con centinaia di invitati. L'ho sostenuto nel 2001 e incontrato spesso dopo l'elezione in Parlamento".

Ma quando si presenta a chiedere un intervento per rientrare nel gioco grande della spazzatura, gli assetti criminali sono cambiati. Il progetto più importante è stato spostato nel territorio di 'Sandokan' Schiavone. Il parlamentare lo riceve a casa e può offrirgli solo una soluzione di ripiego: "Cosentino mi disse che si era adeguato alle scelte fatte 'a monte' dai casalesi che avevano deciso di realizzare il termovalorizzatore a Santa Maria La Fossa. Egli, pertanto, aveva dovuto seguire tale linea ed avvantaggiare solo il gruppo Schiavone nella gestione dell'affare e, di conseguenza, tenere fuori il gruppo Bidognetti e quindi anche me".

Vassallo non se la prende. È abituato a cadere e rialzarsi. Negli ultimi venti anni è stato arrestato tre volte. Dal 1993 in poi, ad ogni retata seguiva un periodo di stallo. Poi nel giro di due anni un'emergenza che gli riapriva le porte delle discariche. "Fui condannato in primo grado e prosciolto in appello. Ma io ero colpevole". Una situazione paradossale: anche mentre sta confessando reati odiosi, ottiene dallo Stato un indennizzo di un milione 200 mila euro. E avverte: "Conviene che li blocchiate prima che i miei fratelli li facciano sparire...".

Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi
view post Posted: 10/9/2008, 15:16 Lectura Dantis - Sitografia A (sulle attività dell'Accademia)
«Nel beato chiostro l'aula più secreta»
Nuova lectura Dantis di Marco Palasciano
[2008]



All'interno del presente forum è già una discussione in proposito: image
view post Posted: 9/9/2008, 16:36 RIFIUTI: LA SITUAZIONE IN CAMPANIA - (III) Campania
Da «Greenreport», 9 settembre 2008:


Dopo la visita di Berlusconi a Napoli
arriva una nuova ordinanza

L’emergenza rifiuti in Campania è tutt´altro che finita: tra continue contestazioni e in attesa della gara per la realizzazione del termovalorizzatore a Napoli, che sarà bandita a ottobre, appena tornato a Roma dopo l’ultima visita a Napoli, Berlusconi ha varato un nuovo provvedimento.

E’ l’ordinanza 3669 del 4 settembre (giorno di andata e ritorno del presidente del viaggio partenopeo) che prevede “ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania”.

A differenza della precedente che autorizza la realizzazione e l’apertura della discarica nel comune di San Tammaro (Caserta) e che prevede la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti in entrata e del percolato (oltre a devolvere denaro al Consorzio) la nuova oltre ad aumentare ed espandere i poteri dei commissari, della missione tecnica operativa impiantistica e della missione coordinamento gestione ambientale, assimila i “rifiuti sciolti provenienti dal deterioramento fisico delle balle” ai rifiuti con codice Cer 19.12.12 (ossia altri rifiuti – compresi materiali misti - prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti non contenenti sostanze pericolose).

Ma l´ordinanza prevede soprattutto una serie di deroghe e poteri speciali: innanzitutto una deroga alle procedure per l’iscrizione del soggetto incaricato alla gestione all’albo nazionale dei gestori ambientali perché nella situazione di emergenza della Campania la gestione dei rifiuti non è gestita da soggetti che lo fanno in maniera professionale. Si tratta di alti ufficiali dell’esercito e dunque per “evitare insostenibili interruzioni del servizio di gestione dei rifiuti con pericolose ripercussioni sulla salute pubblica e la salubrità ambientale” sancisce tale eccezione e autorizza la missione tecnica operativa impiantistica (quella prevista dall’ordinanza 3682/08) allo svolgimento di attività di tutela e bonifica dei siti e delle aree afferenti alla gestione dei rifiuti.

Non solo, autorizza la missione coordinamento gestione emergenziale (una delle 5 istituita dal presidente) a procedere se necessario alla sostituzione del personale impegnato nei cantieri degli impianti da realizzare e anche nelle aree connesse alla gestione dei rifiuti. L’ordinanza autorizza pure la missione a disporre di provvedimenti di allontanamento, “comunque motivati”, nei confronti di soggetti “autori di condotte anche omissive, incompatibili con la delicatezza delle opere in fase di realizzazione”. In particolare si fa riferimento al termovalorizzatore di Acerra, che – come si legge nel preambolo dell’ordinanza – «costituisce opera di fondamentale e di improcrastinabile realizzazione per il superamento della grave crisi in atto, per cui è preminente la necessità di intervenire per evitare ogni eventuale azione, anche omissiva, tale da poter pregiudicare la tempestiva realizzazione delle opere necessarie».

Infine sempre nell’ottica governativa di garantire continuità al servizio di gestione dei rifiuti, la stessa missione può arrivare a procedere alla assegnazione del personale impiegato “anche a strutture diverse da quella di appartenenza sia pur sempre nell´ambito del territorio regionale” e anche in deroga al contratto collettivo di lavoro.

Con un simile provvedimento forse si rischia di andare oltre le garanzie dei lavoratori conquistate e contenute nello Statuto dei lavoratori, oltre le definizioni del Contratto collettivo del lavoro (che per alcuni ha valenza di legge) oltre i diritti dei lavoratori e delle persone. Si rischia di vedere esercito un potere illimitato in nome dell’emergenza.
view post Posted: 8/9/2008, 20:28 BUIO MONDIALE - (14) Ingegneria e prodotti industriali
Italiano:

Buio mondiale: il 17 Settembre 2008 dalle ore 21.50 alle 22.00.
La proposta è quella di spegnere tutte le luci e, se possibile, tutti gli apparecchi elettronici affinché il nostro pianeta possa respirare.
Se a rispondere a questa iniziativa saremo in tanti, la quantità di energia risparmiata in soli 10 minuti sarà moltissima.
Solo 10 minuti e vedremo che succederà.
Si potrà accendere una candela e semplicemente osservarla e mentre noi staremo respirando, anche il nostro pianeta lo farà.
Ricorda: l'unione fa la forza e internet, in questo, ha un potere molto grande.

Diffondi l'informazione anche se i tuoi amici vivono in altri paesi, spedendo il messaggio anche a chi parla un'altra lingua. Puoi copiare e incollare le traduzioni che trovi di seguito:


Castellano:

Oscuridad mundial: En Septiembre 17, 2008 desde las 21:50 a las 22:00 horas.
Se propone apagar todas las luces y si es posible todos los aparatos eléctricos, para que nuestro planeta pueda 'respirar'.
Si la respuesta es masiva, la energía que se ahorra puede ser brutal.
Solo 10 minutos y vea que pasa.
Si estamos 10 minutos en la oscuridad, prendamos una vela y simplemente la miramos y nosotros estaremos respirando y nuestro planeta.
Recuerde que la unión hace la fuerza y el Internet puede tener mucho poder y puede ser aun algo más grande.

Pase la noticia, si usted tiene amigos que viven en otros países envíeselo a ellos.


Inglese:

Darkness world: On September 17, 2008 from 21:50 to 22:00 hours.
Proposes to delete all lights and if possible all electrical appliances, to our planet can 'breathe'.
if the answer is massive, energy saving can be brutal.
Only 10 minutes, and see what happens.
Yes, we are 10 minutes in the dark, we light a candle and simply
Be looking at it, we breathe and our planet.
Remember that the union is strength and the Internet can be very power and can
Even do something big.

Moves the news, if you have friends to live in other countries send to them.


Portoghese:

Escuridão mundial: No dia 17 de Setembro de 2008 das 21:50 às 22:00 horas
propõe-se apagar todas as luzes e se possível todos os aparelhos eléctricos, para o nosso planeta poder 'respirar'.
Se a resposta for massiva, a poupança energética pode ser brutal.
Só 10 minutos, para ver o que acontece.
Sim, estaremos 10 minutos às escuras, podemos acender uma vela e simplesmente
ficar a olhar para ela, estaremos a respirar nós e o planeta.
Lembrem-se que a união faz a força e a Internet pode ter muito poder e podemos
mesmo fazer algo em grande.

Passa a notícia, se tiveres amigos a viver noutros países envia-lhes.


Arabo:

22:00الى 21:50 من الساعة 2008 سبتمبر 17 ظلام العالم : على
ويقترح حذف جميع الانوار واذا امكن جميع الاجهزه الكهرباءيه ، ويمكن لكوكبنا 'تنفس '.

اذا كان الجواب هاءله ، ويمكن الاقتصاد في استهلاك الطاقة وحشية..
دقائق فقط ، ونرى ما سيحصل10 خلال .
دقائق في الظلام ، ونحن على ضوء شمعة وببساطة10 نعم ، نحن على
ان النظر اليها ، ونحن نتنفس وكوكبنا.
نتذكر ان الاتحاد هو القوام وشبكة الانترنت يمكن ان تكون بالغة القوة ويمكن
حتى تفعل شيئا كبيرا.
التحركات الاخبار ..


Francese:

Darkness monde: Le 17 Septembre 2008 de 21:50 à 22:00 heures
Propose de supprimer toutes les lumières et, si possible, tous les appareils électriques, à notre planète peut 'respirer'.
Si la réponse est massive, les économies d'énergie peuvent être brutales.
Seulement 10 minutes, et de voir ce qui se passe.
Oui, nous sommes 10 minutes dans le noir, on allume une bougie et simplement
Être regarder, que nous respirons et de notre planète.
N'oubliez pas que l'union fait la force et l'Internet peuvent être très électricité et peut

Même faire quelque chose de grand.
Déplace l'actualité.


Greco:

Σκοταδι κοσµο: Στις 17 Σεπ του 2008 απο 21:50 εως 22:00 ωρες
Προτεινει να διαγραψει ολα τα φωτα και αν ειναι δυνατον, ολες τις ηλεκτρικες συσκευες, να πλανητη µας µπορει να «αναπνεει».
Εαν η απαντηση ειναι µαζικη, η εξοικονοµηση ενεργειας µπορει να ειναι κτηνωδης.
Μονο 10 λεπτα, και να δουµε τι συµßαινει.
Ναι, ειµαστε 10 λεπτα στο σκοταδι, θα αναψει ενα κερι και απλα
Να εξεταζουµε, που αναπνεουµε και τον πλανητη µας.
Θυµηθειτε οτι η ενωση ειναι η δυναµη και το Internet µπορει να ειναι πολυ δυναµη και µπορουν να
Ακοµη κανουµε κατι µεγαλο.

Μετακινησεις την ειδηση, αν εχετε φιλους να ζουν σε αλλες χωρες να στειλουν τους και τους.


Tedesco:


Darkness Welt: Am 17 September 2008 von 21:50 bis 22:00 Uhr
Schlägt vor, alle Lichter zu löschen und, wenn möglich, alle elektrischen Geräte, die unseren Planeten kann 'atmen'.
Wenn die Antwort ist derb, Energieeinsparung kann brutal.
Nur 10 Minuten, und sehen Sie, was passiert.
Ja, wir sind 10 Minuten im Dunkeln, wir Licht einer Kerze und einfach
Sei es bei der Suche, die wir atmen, und unseres Planeten.
Denken Sie daran, dass die Gewerkschaft ist Stärke und das Internet kann sehr Macht und können
Selbst etwas tun groß.

Verschiebt den Nachrichten.


Russo:


Ночь на Земле: 17 сентября 2008 года с 21:50 до 22:00 часов отключите все огни, и, по возможности, все электроприборы, чтобы наша планета могла спокойно 'подышать' хоть 10 минут.
В случае массового участия, этот проект приведет к огромному сбередению энергии по всему земному шару. Всего только 10 минут, и вы увидите как важен будет результат.
За эти 10 минут можно просто посидеть в темноте, зажечь свечу и посидеть при ее свете.. А за это время наша планета успеет спокойно отдышаться.
Помните, что совместное действие - это мощь, а Интернет - это великая сила, вместе мы можем добиться очень многого.

Сообщи о нас другим!!!


Olandese:

Darkness wereld: Op 17 September 2008 van 21:50 tot 22:00 uur
Stelt voor om alle lichten en zo mogelijk alle elektrische apparaten, om onze planeet kan 'ademen'.
Indien het antwoord is enorm, de energiebesparing kan worden wreder.
Slechts 10 minuten, en zie wat er gebeurt.
Ja, we zijn 10 minuten in het donker, we licht van een kaars en gewoon
Wordt kijken, we inademen en onze planeet.
Vergeet niet dat de unie is kracht en het internet kan zeer macht en kan
Zelfs iets te groot.

Vertrokken het nieuws.
view post Posted: 6/9/2008, 18:43 I come Inceneritori, Inferno, Italia - (14) Ingegneria e prodotti industriali
Da «Il Tirreno» del 3 settembre 2008:


«Truccati per anni i dati sulla diossina»

Il sospetto alimentato da Veolia, il colosso francese che aveva acquistato l'inceneritore dalla Termomeccanica. Un hard disk al vaglio degli inquirenti che cercano prove a conferma dell'ipotesi del software taroccato. Intanto gli abitanti della zona insorgono: "Qui moriamo tutti"

PIETRASANTA. I risultati delle analisi sulle emissioni dell'inceneritore del Pollino sarebbero stati "taroccati". E' l'ipotesi investigativa al vaglio della magistratura lucchese dopo l'esposto che "Veolia", la società francese che ha rilevato l'impianto dalla "Termomeccanica", ha presentato alla Procura della repubblica. Il capo dell'impianto è stato sospeso precauzionalmente, gli inquirenti hanno sequestrato un hard disk, perché - secondo quel che si sospetta - le falsificazioni sarebbero state sistematiche, affidate ad un software messo a punto proprio per far rientrare sempre i dati sugli scarichi di polveri e gas nei limiti previsti dalla legge.

Gli abitanti della zona lo sospettavano e lo denunciavano da tempo: l'inceneritore emette monossido di carbonio e diossine. "Qui muoriamo tutti..." E questa che sta per finire è l'estate della verità e dello scandalo. Prima i risultati dell'Arpat che segnalano una presenza delle diossine quattro volte superiore ai limiti previsti dalla legge nel periodo compreso tra il 23 giugno e il 15 luglio. Poi la svolta nelle indagini, preceduta anche da una lettera anonima: la magistratura punta gli occhi su un programma informatico destinato, secondo l'accusa, ad alterare sistematicamente i risultati delle analisi.

Non lo dicono gli ambientalisti arrabbiati, i comunisti di Rifondazione o gli anarchici che da queste parti non mancano. Lo conferma il procuratore della repubblica di Lucca Giuseppe Quattrocchi: «Quella del software realizzato per falsificare i dati è un'ipotesi investigativa».

A dar corpo ai sospetti è però l'esposto di "Veolia", il colosso francese che ha comprato gli impianti dalla "Tev", il ramo ecologico di Termomeccanica, che si sente truffata ed è costretta a fermare una delle due linee di incenerimento dei rifiuti. Ma se i francesi si sentono imbrogliati, la gente è sempre più convinta e preoccupata di aver respirato per anni aria inquinata da monossido di carbonio e diossine. Le loro proteste si sono sempre infrante sul muro di una condotta dolosa, che chiama in causa l'intera gestione dell'inceneritore di Falascaia e chi avrebbe dovuto controllarla.

Ci voleva il danno economico procurato ad un'azienda forte quale la società francese per far scoppiare il bubbone. Ma il sospetto è che di bubboni, su queste dolci colline pietrasantine, ne siano scoppiati altri. Troppi. La gente lamenta un grande numero di malattie cancerose alle vie respiratorie, si ricordano i risultati di un'indagine della clinica pediatrica dell'università di Pisa che aveva focalizzato nell'area compresa tra Viareggio e Pietrasanta un picco di pubertà precoce nelle bambine, che diventano donne, ma non nella statura e nel fisico, che resta quello della pubertà.

Adesso è una grande corsa a prendere le distanze. La Provincia di Lucca ha prelevato campioni di latte e miele e li ha inviati al laboratorio di analisi di un'università romana per verificare l'eventuale presenza di polveri e gas. Le amministrazioni comunali che fanno parte del consorzio per lo smaltimento dei rifiuti, presieduto dal sindaco di Seravezza Ettore Neri, annunciano la volontà di costituirsi parte civile nei confronti della "Tev".

Cosa che sarebbe intenzionato a fare anche Enrico Friz, direttore operativo per l'Italia di "Veolia". Sono loro, in effetti, ad aver acquistato un impianto che è stato subito chiuso e per rimetterlo in sicurezza dovranno spendere dieci milioni di euro. Sono incavolati, ma questo - come dicono loro - ça va sans dire.

Giuliano Fontani
view post Posted: 29/8/2008, 17:12 Teratologia - (17) Natura
GATTI ALATI (!?) NELLA PROVINCIA CINESE DEL SICHUAN

«Alcuni felini hanno sviluppato delle protuberanze soffici sul dorso simili a delle ali. Ancora da chiarire la cause del fenomeno», si legge sul sito di La7...


view post Posted: 29/8/2008, 13:04 MP e l'Accademia Palasciania citati qua e là - Marco Palasciano e l'Accademia Palasciania
:) 27 agosto 2008: è attestato per la prima volta (come tag, sul blog «Nazione Indiana») il termine «trobar trick», coniato da Domenico Pinto, descrittivo dello stile poetico di Marco Palasciano.

Deriva, ovviamente, dalla fusione del termine «trobar ric» (uno dei modi di comporre tipici dei trovatori provenzali, con ricchezza formale e concettuale) e del termine «trick» (acrobazia compiuta su uno skateboard).
view post Posted: 27/8/2008, 09:02 MATTHEW MITCHAM - (5) Sport
Da un articolo di Jim Buzinski del 25 agosto su www.afterelton.com:


[...] Mitcham’s gold medal in the 10-meter platform was one of the most improbable of the Games. He needed a final dive of 112.10 points – the most ever scored in Olympic history – to snatch the gold medal from Chinese diver Zhou Luxin by 4.8 points. The door was opened when Zhou, on his final dive, got a case of nerves and scored 17 points below the average of his previous five dives.

As the scores for Mitcham's last dive were shown inside the Water Cube, the crowd roared and Mitcham looked on in disbelief, thrusting both arms in the air, then burying his face in his hands as he sobbed.

Mitcham reacting to the scores for his final dive
image
Photos courtesy of Getty Images


As he walked backstage to thunderous applause, the first person to embrace him was fellow Australian diver Matthew Helm. Soon, divers and coaches rushed in to hug him. Mitcham still was in disbelief as he was hugged by a female friend who said to him, “Matthew, you just won the Olympics!” [...].
view post Posted: 26/8/2008, 20:16 MATTHEW MITCHAM - (5) Sport
Da Queerblog.it, un accorato articolo su Matt:


Matthew Mitcham, critiche sulla censura della Nbc

Non solo in Italia la censura televisiva colpisce i personaggi gay belli e vincenti. Pensate a una promessa dei tuffi che prima si ritira dall’attività, poi l’anno prima delle Olimpiadi decide di tornare a gareggiare e si presenta a Pechino 2008 per sfidare i cinesi a casa loro. Nella prima gara - i 3 metri - non arriva neanche in finale, ma nella “sua” gara, la piattaforma 10 metri, vuole dare il meglio: dopo il primo salto è nono, poi recupera e arriva al secondo posto dopo il quinto salto, ma è lontanissimo dal cinese. E i cinesi aspettano solo questo oro per fare en plein: 8 medaglie d’oro su 8 gare.

Tutti gli altri atleti (e allenatori e tifosi e spettatori) non cinesi tifano per lui e all’ultima prova tira fuori il tuffo della vita, 3,8 di coefficiente e un’esecuzione quasi perfetta: quattro 10 e due 9,5, totale 112,10, il punteggio più alto mai raggiunto da un tuffatore alle Olimpiadi. Primo posto, vittoria e medaglia d’oro. Questo stesso ragazzo di 20 anni, Matthew Mitcham, poco prima dei Giochi ha rivelato, con estrema tranquillità di essere gay e di convivere con il fidanzato Lachlan, che è presente a Pechino grazie a uno sponsor, la Johnson&Johnson. E infatti dopo la cerimonia di premiazione Matthew vola sulle tribune, abbraccia e bacia la mamma - che lo ha sempre aiutato e sostenuto - e subito dopo bacia il suo fidanzato.

Una storia meravigliosa, perfetta da raccontare come favola dei Giochi Olimpici e rivincita degli outsider sui predestinati. E infatti i giornali ne parlano diffusamente dall’Australia fino all’Italia, dove Gabriele Romagnoli scrive uno splendido articolo su Repubblica. Negli Stati Uniti, però, scoppia una polemica perché la Nbc - durante tutta la gara e al momento della premiazione - si dimentica di raccontare la storia umana e sportiva di Matthew.

Mi sembra già di sentire le risposte piccate di qualcuno: “ma i giornalisti non devono ficcare il naso sotto le lenzuola”, oppure “l’orientamento sessuale degli atleti non è una notizia”. Invece lo è, probabilmente, se sei l’unico atleta gay “fuori dall’armadio” e prendi l’oro, se batti i cinesi a casa loro e se, dopo la premiazione, corri ad abbracciare e baciare il tuo ragazzo. È qualcosa che si era visto finora? No. E dunque è una notizia, una gran notizia (bella o no, dipende dalle idee del giornalista, ma comunque è una notizia).

Per di più la Nbc si è distinta per raccontare le vicende umane di Michael Phelps sin nei minimi particolari; e qui si obietterà “Certo, quello è americano!”. Ma la Nbc ha dato anche grande spazio al triangolo amoroso fra Laure Manaudou, Luca Marin e Federica Pellegrini: una francese e due italiani. In tutto questo non c’era spazio per accennare alla favola di Matthew Mitcham?

Edited by Hamlet da Hamelin - 27/8/2008, 10:13
view post Posted: 26/8/2008, 01:06 MP e l'Accademia Palasciania citati qua e là - Marco Palasciano e l'Accademia Palasciania
:cry: Questo che segue è uno dei complimenti, anzi discorsi complimentosi (e non in senso negativo, eh), più belli e sinceri e commoventi e consolanti che io abbia mai ricevuto, e me lo terrò caro. Estratto da una chattata. Stavo dicendo che le amarezze del mondo mi avrebbero spinto a non scrivere più niente, ché il mondo nulla merita. E quest'amico ha detto...

«hai perfettamente ragione – però ti prego scrivi – guarda – piaggeria a parte – nn skerzo – quando m’è capitato di sentirti leggere le cose che hai scritto, come per esempio al tuo illustre 40esimo compleanno – mi sono sempre sentito fiero e davvero fortunato di poter essere lì presente ad ascoltarti – e ad essere deliziato dalla tua arte e dal tuo genio – nn skerzo – seppur sono consapevole di non poter comprendere appieno e fino in fondo ciò che scrivi, che ha rimandi nelle arti, nella letteratura più illustre e nell’indagine del sentimento umano – per quel che ho potuto ho davvero sempre apprezzato in maniera enorme quello che ho ascoltato – che tu hai scritto – ti assicuro che mi sono sentito fortunato – e avrei voluto ci fossero altre persone lì con me – perchè raccontarlo nn rende – ora – anche se può essere poco ti dico – se vuoi/puoi – continua a scrivere anche per quei piccoli ascoltatori/lettori che come me forse nn avranno grande capacità critica letteraria, ma che sanno emozionarsi per l’umanità e il genio che avvertono e sentono in quello che fai – ora – dato che sono un pò imbarazzato per tutto ciò – è meglio che vado – però te l’ho detto con estrema sincerità – e forse a parole nn saprei farlo, a voce intendo».
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