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Sorrento

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view post Posted on 18/5/2007, 23:30
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello sulla morte assurda di Claudia Morelli, 86 anni, e la nuora Teresa Reale, di 50.


Il primo maggio del 2007, giorno della festa dei lavoratori, era dedicato alla prevenzione delle morti sul lavoro. Quel giorno le immagini che provenivano da Sorrento sono arrivate nelle case di tutti gli italiani, rimasti increduli davanti alla notizia di un incidente tanto assurdo.

La magistratura sta cercando di chiarire i particolari della vicenda rilevanti sotto l’aspetto giudiziario. Alcuni operai lavoravano con la gru (la magistratura stabilirà “se erano autorizzati a farlo”). Il braccio metallico della gru si è rotto (la magistratura stabilirà “perché si è rotto”) ed è precipitato, uccidendo due donne che uscivano dalla chiesa. Qualcuno (la magistratura stabilirà “chi”) avrebbe dovuto controllare che quel braccio metallico non volteggiasse sulla testa dei passanti, e perché non c’erano transenne o almeno un nastro bianco e rosso.

Qualche giorno fa il magistrato che si occupa dell’inchiesta ha sollecitato una maggiore collaborazione da parte dei cittadini affinché forniscano le informazioni che ancora mancano per ricostruire gli eventi nella loro completezza. È quindi probabile che ancora molti non sappiano che il lavoro dei magistrati è stato finora reso difficile dalla scarsità di testimonianze significative.

A tutti chiediamo ogni collaborazione perché si possa stabilire la verità.

C’è, però, una domanda alla quale la magistratura non potrà dare risposta: “Com’è possibile che la vita di cittadini innocenti sia stata messa a rischio con tanta superficialità?“

A questa domanda possiamo rispondere solo noi sorrentini.

La nostra risposta è che da alcuni anni si sono indeboliti il nostro senso delle regole e la percezione stessa della “legalità” come valore. Abbiamo smarrito la consapevolezza che dietro l’infrazione della legge c’è sempre un danno per un altro. Si sono affievolite parallelamente anche la severità e la fermezza nel pretendere il rispetto della legalità. Far rispettare la legalità non significa altro che stare dalla parte dei cittadini onesti e di quelli che hanno maggiore bisogno di protezione. Abbiamo, purtroppo, imparato a considerare tollerabili comportamenti offensivi per la città quando non toccano il nostro personale interesse.

Solo oggi, con dolore, ci accorgiamo di quanto la mancanza di attenzione e l’osservanza delle regole si possano tradurre in una tragedia (consumatasi nel cuore del nostro centro, sotto le finestre della casa comunale) tale da infliggere ferite inguaribili alla coscienza della comunità.

Non è in gioco l’immagine della nostra città quanto la nostra identità di cittadini.

Dobbiamo pretendere da noi stessi, da chi si è assunto l’onore e l’onere di governare la città e dai funzionari pubblici che hanno il privilegio di lavorare al servizio della comunità, di rimettere al centro di ogni operare il valore della legalità. Affinché il sacrificio di due care persone, due donne generose e ricche di umanità, non vada perduto.

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Edited by Hamlet da Hamelin - 19/5/2007, 00:53
 
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view post Posted on 19/5/2007, 22:47
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Qui il blog «Sorrento Primo Maggio. Per non dimenticare»: image
 
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view post Posted on 11/8/2007, 18:49
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


COMUNICATO STAMPA

Napoli, 11 agosto 2007


Il Comitato Provinciale Arcigay di Napoli esprime sconcerto per la gogna
mediatica cui è stato sottoposto da parte del giornale "Città della Penisola"
un cittadino di Sorrento, forzato ad un outing pubblico per aver
inserito un annuncio su un sito riservato di incontri gay.

"Sono numerosi gli attivisti Arcigay della penisola sorrentina che
tentano di elevare ad un rango più civile questa parte della regione
Campania così bella ma omofoba al punto che un sito di annunci, che
singoli o mariti eterosessuali utilizzano per svago, è spesso per una
persona omosessuale l´unico modo per incontrare altre persone e
stabilire legami affettivi", dichiara Stefano Vitale, del direttivo
dell´Arcigay di Napoli. "Invitiamo il giornale di Sorrento a riparare
pubblicando una inchiesta seria ed approfondita sulle condizioni di vita
delle persone gay, lesbiche e transessuali, delle famiglie omosessuali,
dei gay e delle lesbiche all´interno delle famiglie".

"Il Comitato Arcigay di Napoli esprime solidarietà alla persona che ha
subito l´outing e piena disponibilità per ogni azione volesse
intraprendere per difendere il suo diritto alla riservatezza", afferma
Carmine Urciuoli, vicepresidente dell´Arcigay di Napoli, "e promuove per
il prossimo week end una iniziativa per le strade e le piazze di
Sorrento con volantini informativi sull´omosessualità cui invitiamo la
cittadinanza sorrentina e gli esponenti della società civile e politica
locale".

Maggiori dettagli saranno forniti nei prossimi giorni e pubblicati sul
sito http://www.arcigaynapoli.org
 
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2 replies since 18/5/2007, 23:30   368 views
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