Ho ripescato negli archivi informatici dell'Accademia questo articolo che all'epoca, per disguidi di complessità indescrivibile (chi aveva il computer senza lettore dischetti, chi non leggeva mai la propria posta...), non si riuscì a pubblicare sul numero di gennaio 2006 del mensile capuano tal dei tali. Ora, collochiamolo nel forum (aggiungo dei link: potete cliccare sulle parole sottolineate), e amen!; qua non si butta via niente... e gli storici ci saranno grati.Il 2005 dell’Accademia Palasciania
Tra i concerti a Palazzo Antignano
e la lectura Dantis napoletana
di Carla Noia ScampòAi primi di dicembre si sono conclusi in contemporanea due eventi, l’uno in Capua l’altro in Napoli, nell’àmbito del progetto artistico e culturale che l’Accademia Palasciania sta portando avanti euristicamente da ormai sette anni, sin da quando esordí coi famosi convegni sui
reperti archeologici svelati e scempiati dall’Alta velocità, indi chiedendo alla città di
intitolare a Giordano Bruno una piazza extra mœnia come naturale contraltare a piazza Bellarmino, ecc.; ora, nel 2005, in cinque puntate si è articolata la
seconda edizione di «Toccata e fuga: incontri musicali intorno a un pianoforte in transito», dedicata a «I dieci mondi dell’umano spirito»; e in diciassette puntate il terzo ciclo di lettura integrale dell’
Inferno dantesco nell’interpretazione di Marco Palasciano (autore, fra l’altro, de
Le strade e le storie di Capua, il testo messo in scena dall’Associazione Architempo tra i monumenti cittadini, lo scorso settembre, a inaugurazione dei «Percorsi della memoria»).
I concerti hanno avuto luogo al Museo Campano, nella sala Liani, dove in diversi quadri dell'
omonimo pittore è effigiato un Messia dalle vesti metà rosse metà azzurre a simboleggiare la complementarità di carne e cielo, mondo immanente e mondo trascendente; e, guarda caso, la rassegna ha avuto per tema i pianeti moralizzati della mitologia astrologica trattati a coppie complementari.
Di sfera in sfera, tra musica a programma e discorsi filosofici si è giocato a esaurire la rappresentazione del cielo mentale umano, cioè di «ciò che per l’universo [antropologico] si squaderna» e che trova sintesi nella cusaniano-ficiniana coincidentia oppositorum.
Marte e Venere (violenza e amore), Mercurio e Nettuno (logica e irrazionalità), Urano e Plutone (progresso e animalità), Giove e Saturno (piacere e dolore), Sole e Luna (azione e contemplazione): ispirandosi a questi argomenti i pianisti dell’Accademia avevano da eseguire null’altro che improvvisazioni, tra l’una e l’altra conversando piacevolmente con gli spettatori – alla maniera di Bach al Caffè Zimmermann – e traendo da tale interazione spunti per le proprie performance.
Nel contempo la lectura Dantis
«L’Inferno in facoltà» ha avuto luogo in Napoli nel chiostro di san Pietro Martire, sede della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Federico II. Gli
scorsi cicli di lectura ebbero invece come teatro la libreria Mercurio nel 2002, e in Capua la libreria Guida nel 2003; lo stesso anno si tenne a Palazzo Fazio – in collaborazione con la Cooperativa culturale Capuanova – la
prima edizione di «Toccata e fuga», debitrice, come questa seconda, all’Associazione Anna Jervolino e all’Orchestra da Camera di Caserta per la messa a disposizione del pianoforte a coda (di proprietà della ditta
Alberto Napolitano, cui parimenti va la gratitudine dell’Accademia) collocato nei suddetti Palazzi in occasione dei concerti dell’Autunno Musicale, ai quali hanno cosí potuto inframmezzarsi i nostri.
Piú che mai affettuosa è stata l’ospitalità della direzione e del personale del Museo. Gli spettatori hanno avuto anche agio di visionare – come introduzione al concerto dedicato a Urano e Plutone – la
sala delle Matres, suggestione indispensabile per entrare nella sfera plutonica, legata alla visceralità ctonia dei misteri della nascita e della morte.
Nella stessa puntata, per la sfera urania si è fra l’altro recitato il
monologo di Ulisse dal canto XXVI dell’
Inferno, emblema della tensione dell’uomo a superare i limiti della natura e proiettarsi verso l’infinito della conoscenza. La sinergia tra concerti e lectura Dantis ha quel giorno, il 22 novembre, segnato un simbolico acme per la piccola Accademia. Ma forse il momento piú commovente è stato l’8 novembre, quando trattando di Marte si è eseguita una trasposizione pianistica del bombardamento di Capua del 1943 e del conseguente panorama di rovine.
Infine, chi voglia tenersi informato sulle prossime iniziative dell’Accademia, o anche proporre alate sinergie, non ha che da inviare un’email all’indirizzo [...].
Ovviamente le alate sinergie, ora, le potete proporre qui sul forum! Edited by Hamlet da Hamelin - 19/10/2006, 00:38