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| Vi propongo un esperimento mentale: provate a immaginare, e quindi a qui spiegare che «cosa» possa mai «essere», un ipotetico stadio intermedio tra l'essere e il nulla. Ma, attenzione, non rifuggite nella scappatoia di Hegel! non tirate in ballo il divenire! Ora che ci penso: leggevo giusto l'altro giorno, en passant, d'un tal Trendelenburg (1802-1872), che tra l'altro così critica Hegel: la prima triade della sua dialettica peccherebbe di vuoto formalismo, poiché l'essere e il nulla son concetti statici, dalla sintesi dei quali non può aversi un concetto dinamico qual è – appunto – il divenire.
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